Cos'è il Paruch? o buon Enrico...

Paruch o Buon Enrico

La leggenda narra che Enrico IV di Navarra nel 1600 decise di aprire i cancelli del suo parco reale alla popolazione affamata, permettendo di cibarsi di erbe selvatiche. Per gratitudine la popolazione gli dedicò una pianta, quel gradevolissimo spinacio selvatico che ogni cucina montana conosce (Chenopodium bonus-henricus), nutriente e molto ricco di ferro e vitamina B1. Il Buon Enrico (Chenopodium bonus-henricus), in dialetto bergamasco “Parüch” o “Farinel”, è un’erba tipica della montagna, ricca di ferro tanto da essere anche definita “spinacio selvatico”. E’ facile raccoglierla vicino alle baite, in prossimità delle malghe e delle cascine e le sue foglie verdi triangolari al tatto sono farinose.

 

Sulle Alpi e sugli Appennini si trova fra il bosco a castagno e il limite delle conifere presso le malghe, luoghi incolti o ruderali ma concimati. Sui rilievi, il parüch si può trovare dai 900 fino a 2100 metri e hanno un’altezza che può oscillare da 20 a 60 cm. La disposizione delle foglie lungo il fusto è alterna.

 

In cucina questa erba deliziosa può essere usata in modi diversi: si aggiunge al minestrone, scottata in acqua bollente viene ben scolata e servita come insalata… in questi giorni proponiamo in carta i gustosissimi Cannelloni con Paruch e Formai de Mut.